Scultura

Il primo materiale creativo è la vita che mi circonda, fatta sì dei colori della mia terra, ma anche del rapporto con altre persone; e di solito mi colpiscono quelle che hanno subito un duro destino, che sono state battute dalla sorte ma non smettono mai di lottare; i ragazzi disabili con i quali lavoro, che procedono nel viaggio della vita, con la dignità e il sincero coraggio di chi è caduto in ginocchio e ora vuole godere di ogni possibilità che venga concessa, persone che riaccendono in me, quotidianamente, l’amore per la Vita.

Molto probabilmente hanno inciso nel cambiamento dei miei lavori anche i numerosi viaggi che ho compiuto attraverso l’Europa, la conoscenza di culture diverse, i colori dei paesaggi, i costumi, le opere d’arte….

Affondare le mani nell’argilla e, insieme all’acqua, poterla plasmare e successivamente con il fuoco renderla “viva”, è una sensazione che fa ritornare ai tempi antichi, dove l’uomo e la natura avevano un contatto sia diretto che intimo. Nell’ambito della scultura ho prediletto la figura umana, soprattutto femminile; da qui alcune opere indicanti la maternità, nudi, ballerine, ecc.; non sono mancati i bassorilievi o i vasi dipinti a ingobbio, una tecnica molto usata nei tempi arcaici. (da Pensare ad Arte, AURA, Associazione Artistico Culturale del FVG).

 

 

Amanti 2

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